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La Luce Negli Occhi

Viaggio nell'anima attraverso la Sacra Scrittura
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SOLENNITÀ DELLA SANTISSIMA TRINITÀ 2019


 

        

         La Solennità di oggi è la celebrazione dell’Amore e della Comunione, fondamento della fede cristiana ed anelito di ogni uomo.

         La fede nella Trinità è monito e sprono per ogni credente ad impegnarsi nel tessere relazioni di autentica comunione radicate nell’Amore ricevuto da Dio. Credere nella Trinità non è, dunque, semplicemente una verità di fede da accettare e in qualche modo professare, ma è un modello di comunione da vivere, per quanto possibile nonostante il limite umano, per essere autenticamente credenti.

         Cosa significa vivere relazioni di comunione, di unità, di reciprocità volte a rendere uniti nella fede, nella carità e nella speranza? Come essere ad immagine della Trinità nella nostra vita?

         Innanzitutto “essere abitati dalla Sapienza di Dio”: ciò significa vivere sempre tesi verso l’eternità; vivere il quotidiano, ogni situazione, relazione, attività con la logica della fede che trasforma tutto in occasione di crescita e comunione, quindi vivere tutto nella carità che non fa chiudere nell’egoismo e nella realizzazione personale, ma apre all’altro perché possa trovare possibilità di realizzazione e solidarietà.

         Secondo “essere cristificati”: San Paolo nella Lettera ai Galati esprime questo concetto con “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato sé stesso per me” (Gal 2, 20). Comprendere e arrivare a vivere in questo modo non è semplice. Richiede una vera conversione di mentalità che porta a pensare ed agire a partire dall’Amore ricevuto da Cristo. Solo se abbiamo continuamente il pensiero fisso al dono della misericordia ricevuta da Cristo, avendo fatto una forte esperienza della propria miseria e del grande amore di Dio per noi possiamo agire in modo cristificato. La fatica, la delusione, le prove e le tribolazioni a cui tutti siamo soggetti possono essere occasioni di amore e di vita oppure occasioni di rancore e di odio e quindi generare morte. Tutto dipende da come guardiamo, leggiamo, analizziamo le cose. Se abbiamo lo sguardo di Cristo in ogni momento di prova e di sconfitta sappiamo trovare la luce, la speranza, la vita! Se invece restiamo con il nostro sguardo carico delle personali miserie e limitazioni saremo sempre ricurvi su noi stessi e non sapremo vedere oltre di noi.

         Terzo “vivere le relazioni interpersonali nella logica della misericordia”. La nostra vita è una vita di relazioni. L’uomo è fatto per essere in relazione con il suo simile e con il mondo. Gesù ci ha insegnato a vivere la nostra relazione con Dio strettamente legata a quella con il nostro prossimo. Nella preghiera del Padre nostro ci ha insegnato a chiedere a Dio il dono del perdono legato alla nostra capacità di perdonare: “rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

         Il perdono non è facile da vivere. Solo facendo esperienza di perdono da ricevere possiamo essere capaci di donarlo a chi ci ha fatto del male. La chiesa ci invita a vivere nella logica della misericordia impegnandoci a operare in tal modo verso il nostro prossimo attraverso le opere di misericordia spirituale e corporale. Sono vie per educarci a vivere relazioni basate sull’amore.

         Contemplando la Santissima Trinità, nella reciprocità di Amore trinitario, chiediamo al nostro Dio di donarci la sua Grazia perché la nostra esistenza sia tutta orientata nella logica della misericordia attraverso relazioni di reciprocità, di amore e di perdono.

 

 

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE

1 - Consigliare i dubbiosi 2 - Insegnare agli ignoranti 3 - Ammonire i peccatori 4 - Consolare gli afflitti 5 - Perdonare le offese 6 - Sopportare pazientemente le persone moleste 7 - Pregare Dio per i vivi e per i morti

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE

1 - Dar da mangiare agli affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - Vestire gli ignudi 4 - Alloggiare i pellegrini 5 - Visitare gli infermi 6 - Visitare i carcerati 7 - Seppellire i morti


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