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La Luce Negli Occhi

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Domenica ottava di Natale

Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria E Giuseppe (Anno B)

“Essere Famiglia di Gesù”


 

(Gen 15,1-6; 21,1-3 - Sal 104 - Eb 11,8.11-12.17-19 - Lc 2,22-40)

 

       In questi giorni di Natale abbiamo assistito a diverse esibizioni della fantasia umana per suffragare ideologie varie e esibire un rispetto delle altrui fedi a scapito della propria identità.

       In questo contesto culturale così variopinto, festeggiare la Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria risulta quasi fuori luogo e irriverente verso il pensiero di chi non crede o si identifica in altro modo.

       Eppure questa festa non è semplicemente rivolta a venerare Giuseppe e Maria, ma quanto di più prendere consapevolezza che credere in Cristo Gesù, Verbo incarnato, Dio con noi, Signore e Re della vita, significa essere “famiglia di Dio”.

       Con il battesimo il cristiano è inserito in Cristo; diventa membra viva del suo corpo mistico, la Chiesa (cfr 1Cor 12, 12-30). Nella sua vita è chiamato ad agire da “figlio di Dio”, a rendere visibile Cristo: testimoni di Dio nel mondo, costruttori del suo Regno, appartenenti alla comunità di fede. Questo è essere credente, cristiano, membra del suo corpo!

       Per essere questo, oggi la liturgia ci ricorda che ciò è possibile vivendo le stesse virtù di Giuseppe e Maria.

       Innanzitutto, la consapevolezza di essere “famiglia di Dio”, cioè generare in noi e attorno a noi relazioni di amore, fiducia, accoglienza e perdono.

       Vivere la virtù della Giustizia, che ha caratterizzato la vita di fede di Giuseppe: vivere questa virtù comporta fondare e riferire ogni cosa della propria vita alla fede che si professa; significa che la fede diventa la sorgente di ogni cosa, di ogni scelta.

       Vivere l’obbedienza della fede, che ha caratterizzato il “Si” di Giuseppe e di Maria. Maria e Giuseppe sono esempi imitabili della fede perché hanno vissuto l’obbedienza a Dio nella consapevolezza razionale; hanno detto il loro “Si” consapevoli che nulla è paragonabile all’amore di Dio, per cui ogni cosa che Egli chiede e indica è riconosciuta come verità da seguire che conduce alla vera vita, alla piena realizzazione di sé in Dio.

       Vivere la “verginità del cuore”, che significa avere un cuore libero dai sentimenti negativi: rancore, invidia, gelosia, morbosità. Significa vivere secondo lo Spirito Santo ed avere i “medesimi sentimenti che furono di Cristo Gesù” (Fil 2, 5).

       Vivere nell’ascolto attento, contemplativo e riflessivo della Parola di Dio: Giuseppe, uomo giusto e fedele, vive la sua vita attento a mettere in pratica la Parola, la Torah. Di fronte al mistero che ha travolto la sua promessa sposa si pone in ascolto attento e ossequiente di quanto Dio gli annuncia e chiede. Maria vivrà costantemente nell’ascolto di Dio e ogni cosa che accadrà lo mediterà e conserverà nel suo cuore per restare fedele al Signore.

       La festa della Santa Famiglia di Gesù è un costante monito ed invito a riconoscerci parte viva della Famiglia di Gesù ed invocare da Dio il dono di una fede schietta e profonda. Celebrare questa festa deve essere di stimolo a non avere paura di professare la fede, ma cercare sempre di conservarsi nella fedeltà d’amore con Dio, nell’ascolto della Parola e nell’impegno diuturno a vivere i sentimenti di Cristo, dono dello Spirito Santo: «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22).

       Oggi chiediamo a Dio di farci crescere nella fede e vivere in ascolto ed obbedienza a Lui, per essere parte viva del corpo mistico di Cristo, la Chiesa, comunità dei credenti, Famiglia di Dio.

       Essere Famiglia di Dio: è questa l’identità della fede cristiana che si vive nella comunione ecclesiale. Siamo Famiglia di Dio e costituiti insieme in unità nella Chiesa, comunità di fedeli, alimentati dalla Grazia dei Sacramenti e impegnati a vivere nella comunione di fede in Verità e Carità.

       Se non esaminiamo e curiamo l’appartenenza a Dio nella sua Chiesa, in un costante e comune sforzo a realizzare la vera comunione di vita, difficilmente saremo presenza di Dio nel mondo.

       La Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, siano stimolo e sprono nella imitazione dei sentimenti di Cristo e nella comunione con i fratelli, disposti a vivere nell’amore misericordioso di Dio, perdonando ed accogliendo ogni persona.


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