I Domenica di Quaresima – Anno B
“Fare deserto … nella fedeltà all’alleanza con Dio”
(Gen 9,8-15; Salmo 24; 1Pt 3,18-22; Mc 1,12-15)
«Subito lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni» (Mc 1, 12).
Iniziamo il tempo di Quaresima, un tempo di deserto, come sottolineato dall’evangelista Marco. Per Marco il deserto è soprattutto il luogo dell’incontro con Dio (cfr Mc 1, 35; 6, 13).
L’evangelista fa iniziare la missione di Cristo nel deserto e, a differenza di Matteo, non presenta le tentazioni nei dettagli, ma unisce la tentazione di satana allo stare con gli animali selvatici e gli angeli, proprio ad indicare un tempo di dialogo con Dio per prepararsi alla sua missione.
La Quaresima è, dunque, il tempo favorevole per rientrare in sé stessi e affrontare le situazioni della propria vita ponendosi in ascolto di Dio. È il tempo del silenzio, della preghiera, della verifica, della prova. Caratterizzato anche dal digiuno, non solo quello fisico, utile a forgiare la volontà, ma anche da tutto ciò che distrae dall’ascolto di Dio.
La Quaresima è il tempo favorevole per il resoconto sul proprio cammino di fede, verificando il rapporto con Dio, l’impegno di testimonianza, la fedeltà al battesimo ricevuto.
In questo periodo di prova a causa della pandemia, questo tempo deve essere occasione favorevole da non perdere per porsi in ascolto di Dio e decidere la personale risposta alla sua “alleanza”.
«Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra» (Gn 9, 13).
Dio ha fatto un’alleanza definitiva, eterna, nel suo Figlio, morto e risorto. In Cristo ci ha definitivamente perdonati e posti nella possibilità di vivere nella piena comunione con Lui (1Pt 3, 18).
A questo patto di alleanza ognuno risponde nella sua condizione e particolarità di vita, con le scelte quotidiane e l’impegno di carità, che deve contraddistinguere ogni momento della vita.
Consci, che sebbene abbiamo assunto con piena volontà l’impegno di camminare secondo Dio, non sempre siamo capaci di restargli fedeli e vivere atteggiamenti e scelte secondo la sua volontà a causa della nostra fragilità e limite.
Nella costatazione del proprio limite e peccato non dobbiamo arrenderci e rinunciare a vivere l’impegno della fede. Sappiamo che Dio è pronto a rialzarci dalla nostra condizione di errore, perdonarci e rivestirci della sua grazia.
Facciamo di questo tempo l’occasione favorevole per far silenzio ed ascoltare la voce di Dio, che non ha mai smesso di parlare, di indicarci la via; non ha mai ritirato la sua alleanza e la sua grazia.
Non è Dio che ha smesso di donarci il suo amore, ma siamo noi ad aver deviato l’ascolto e posto mente, cuore e volontà nelle cose del mondo.
Assistiamo spesso a tanti errori dell’umanità, a livello personale, politico, comunitario, lavorativo ecc. In tutti gli ambiti della vita costantemente riscontriamo scelte non orientate al bene comune ma all’interesse personale o di pochi.
Di fronte a tanto male alziamo il grido e la domanda: “Dove sei Dio?” Pensando che si sia voltato altrove, abbia ritirato la sua “Alleanza” da noi, mentre siamo noi ad aver chiuso il cuore a Lui e rivolto l’ascolto a ciò che genera errore e sofferenza.
La quaresima è il tempo per verificare e tornare nel deserto ad ascoltare Dio, a decidere per Lui lottando contro il male, le varie tentazioni con l’ascolto della sua Parola, l’apertura del cuore al suo Amore e la volontà educata ed orientata al bene.
In questo tempo quaresimale, segnato dalla prova della pandemia, in una società sempre più caratterizzata dall’ateismo e dall’agnosticismo, soprattutto nei giovani, occorre sentire l’urgenza di verificare la propria fede, il proprio cammino di credenti e la testimonianza che si vive.
Ogni singolo battezzato è chiamato a vivere la quaresima come tempo di verifica, revisione e decisione per essere sempre più presenza del Risorto, figli della Pasqua, testimoni dell’alleanza di Dio Padre in Cristo Gesù.
Sentiamo vivo l’impegno di portare nelle pieghe della società l’amore di Dio, essendo chiamati, per il Battesimo ricevuto, ad essere presenza e testimonianza della sua Alleanza mediante una condotta di vita carica d’Amore.
“Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.” (Sal 24)
“Signore Gesù,
sei stato condotto dallo Spirito nel deserto,
ove hai vinto la tentazione di satana.
Donaci il tuo Spirito,
di Sapienza, di Forza, di Consiglio,
perché impariamo a vincere le nostre debolezze,
a camminare nella fedeltà al tuo Amore,
a saper discernere sempre il bene,
dando testimonianza di Te
con la degna condotta di vita.
Sostienici con la tua grazia
perché sappiamo sempre cercare
la volontà di Dio e restargli fedele.
Fa di tutti i battezzati
autentici testimoni del tuo Amore,
della tua presenza,
della tua misericordia.
Aiutaci a vivere questo tempo di quaresima
con impegno e determinazione
per saper leggere nel profondo del nostro cuore,
riconoscere le fragilità,
e impegnarci nel cammino di fede
con rinnovato slancio e gioia,
fedeli alla tua Alleanza.
Amen!”