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La Luce Negli Occhi

Viaggio nell'anima attraverso la Sacra Scrittura
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Battesimo del Signore – Anno B

“Rigenerati dall’Amore per testimoniare la novità dello Spirito”


 

(Is 55,1-11; Da Is 12; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11)

 

       Sono trascorse le festività natalizie, ma cosa hanno significato? Sono state giornate segnate dalla normalità, dalla monotonia, dal vuoto, oppure ci hanno permesso di recuperare il nostro rapporto con Dio, con il senso e valore del nostro esistere? Sicuramente non hanno avuto lo stesso tono di allegria e gioia degli altri anni e, purtroppo, per qualcuno segnati dal lutto per la perdita di cari a causa della pandemia.

       A conclusione di queste festività e all’inizio di un nuovo anno liturgico la Parola di Dio di questa Festa del Battesimo del Signore, ci viene incontro per dare speranza e per invitarci a rinnovare la nostra accoglienza dell’amore di Dio e la nostra capacità di camminare secondo i suoi comandamenti.

       «In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi» (1 Gv 5, 3).

       I comandamenti di Dio non sono gravosi, perché sono la via per vivere e conservarci nel suo amore. Non sono pesi e limitazioni, privazioni o imposizioni, ma indicazioni per dare il meglio di noi stessi sia nella relazione con Dio sia nella relazione con il prossimo.

       La vita di fede è vita d’amore, perché accoglienza e attuazione dell’amore di Dio per noi, nel suo Figlio Gesù, l’amato, in cui il Padre ha posto il suo compiacimento (cfr Mc 1, 11).

       Dio è amore, gioia, Verità che libera, misericordia che rigenera e rialza, e il suo giudizio non è per la morte, ma per la vita; non è per la condanna, ma per la conversione e la rinascita a vita nuova nello Spirito.

La difficoltà che spesso incontriamo e che si riscontra nelle comunità cristiane, è quella di sperimentare l’amore di Dio, che libera e rigenera, causata dall’imperante idea di Dio come giudice severo e della religione fatta di cliché di comportamento che rendono triste e noiosa la vita di fede.

       La festa del Battesimo del Signore ci ricorda che siamo stati immersi in un battesimo dello Spirito e non di penitenza. Siamo stati rigenerati dall’amore per amare e testimoniare la novità che viene dallo Spirito.

       Occorre, per vivere appieno il dono dello Spirito, avere sempre “fame e sete” di Verità. Occorre essere attenti a porgere l’orecchio verso Colui che dà senso al nostro esistere ed ha per noi parole di vita: «Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete» (Is 55, 2-3).

       Occorre mettersi in ascolto, in ricerca per incontrare Dio ed essere trasformati dal suo Amore.

       Oggi manca proprio questa capacità di ascolto! L’uomo di oggi è troppo preso ad ascoltare e dare spazio al suo egoismo, nella ricerca del piacere personale, restando nella condizione continua di assetato ed affamato, senza trovare ciò che appaga veramente la sua ricerca di soddisfazione e felicità.

       «Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia?» (Is 55, 2).

      Crediamo di trovare risposta e appagamento nella ricerca del piacere e del successo. Ci illudiamo che potere e affermazione di sé nella società, secondo la logica del mondo, possa portare alla gioia e alla realizzazione piena di sé. Ciò che di fatto otteniamo, in questa prospettiva, non è altro che perdita!

      «Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino» (Is 55, 6). Dio è vicino sempre a noi, perché è l’Emmanuele, il Dio con noi. È presente nel Figlio, attraverso la Parola e l’Eucaristia.

       Dio si lascia trovare da chiunque lo cerca in semplicità e verità. Nel suo Figlio ha definitivamente aperto le porte del suo Regno a coloro che vogliono entrarci. Unica condizione riconoscere che Gesù è il Signore e il Messia.

       «E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?». San Giovanni (1Gv 5, 5) ci dice che per la fede in Cristo siamo posti nella condizione e nella possibilità di vincere il mondo, cioè il male. Siamo resi capaci, per la fede, di operare in carità e vivere nella vera gioia. Rinvigoriamo la nostra fede con l’ascolto della Parola e la grazia Sacramentale, perché lo Spirito ci trovi disponibili e docili alla sua azione in noi.

      

“Signore Dio, nostro Padre,

ci hai donato il tuo Figlio unigenito,

in cui hai posto il tuo compiacimento.

 

In Lui ci hai resi tuoi figli,

e ci hai donato lo Spirito Santo

perché ci insegni ogni cosa

e ci sostenga nel cammino di fede.

 

Accresci la nostra fede,

perché sentiamo sempre più

fame e sete della tua Parola,

che libera e dona gioia.

 

Rendici docili al tuo dono del tuo Spirito,

ricevuto nel nostro Battesimo,

perché sappiamo vincere il male,

evitare le occasioni di peccato,

camminare nell’amore

e testimoniare al mondo

la gioia di essere tuoi figli .

 

I tuoi comandamenti

siano sempre per noi, tuoi figli,

la via da seguire

per camminare nel tuo amore.

 

Fa che sappiamo anteporre

Te al nostro io;

cercare ciò che è gradito a Te

per fare sempre la tua volontà;

amare Te in ogni persona,

per vincere il nostro egoismo

e vivere nel tuo Amore.

Amen!”

      

Pietro Perugino Baptism of Christ Sistine Chapel cat13a

 

Battesimo di Cristo - Perugino - 1482 - Cappella Sistina - Città del Vaticano


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