EPIFANIA DEL SIGNORE – 2023 (ANNO A)
“Portatori di Luce nel mondo”
(Is 60,1-6 - Sal 71 - Ef 3,2-3.5-6 - Mt 2,1-12)
«Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, a sua gloria appare su di te» (Is 60, 1-2).
La profezia di Isaia ci introduce nella Solennità della Epifania e ci permette di soffermarci su quanto questa Solennità incida sulla vita dei cristiani e del mondo.
La manifestazione del Signore, in particolare dell’episodio dei Magi, pone in evidenza la presenza rinnovatrice e liberante di Dio nel mondo per l’Incarnazione del suo Figlio.
Questa presenza è portatrice di luce nuova, di una nuova e piena comprensione della vita e della sua più autentica finalità: in Cristo la vita della persona è tutta orientata al Bene e alla piena comunione con Dio, alla sua proposta di Amore, di Salvezza.
In Cristo tutto assume una diversa luce, comprensione e scopo: tutto diventa relativo e superfluo di fronte alla vita in Cristo!
Il credente, che accoglie e riconosce il Cristo come Re e Signore della propria esistenza, vive nella Luce e rispende della sua Luce, perché vive secondo la sua Parola, segue i suoi insegnamenti, opera secondo l’amore.
Questa verità non è comprensibile dal mondo, da chi non riconosce Gesù come il Cristo, Signore e Re della vita. Isaia afferma che “nebbia fitta avvolge la terra”, volendo indicare con questa espressione, appunto la incapacità di riconoscere e accogliere Dio, la sua Parola e vivere nella sua Volontà.
Perché il mondo non riconosce e rifiuta Cristo, Re e Signore? Perché l’uomo che adora sé stesso, agisce per vanagloria, per tornaconto personale, non ha posto nel suo cuore se non solo per il suo Ego.
Erode ne è l’emblema di questa realtà dell’essere umano! Resta turbato di fronte alla dichiarazione dei Magi e, per paura di perdere gloria e potere, ordinerà la strage degli innocenti, dei bambini fino ai due anni di vita (cfr Mt 2, 16-18).
L’epifania del Signore è l’occasione che si rinnova per verificare la coscienza, lo stile di vita che si conduce, perché sia sempre conforme all’Amore di Dio, così da essere una presenza di Speranza, di Amore e di Fede nel mondo.
Adorando con i Magi il Cristo, non possiamo restare inermi, ma dobbiamo adoperarci affinché tutto di noi possa essere inondato di Luce, cioè cambiato, modellato, rigenerato dall’Amore di Dio in Cristo.
I doni regali presentati dai Magi devono essere gli stessi che ogni giorno i credenti offrono a Dio in soave azione di culto e amore.
Ogni giorno il credente offre a Dio: la mirra, mediante il suo impegno nell’obbedienza alla Parola di Dio; l’incenso, mediante la preghiera non semplicemente delle labbra, ma del cuore; l’oro mediante il suo agire nelle vicende umane con il corretto discernimento, per operare nel Bene e generare Bene per il prossimo.
Il mondo ha bisogno di credenti che vivono nella Luce di Dio, di portatori di Speranza, di operatori di Carità, di testimoni di Fede.
“Signore Gesù Cristo,
che ti sei fatto uomo per amore nostro,
donaci l’umiltà e la semplicità del cuore.
Come i Magi, oggi veniamo ad adorarti
e portare in dono la nostra vita.
Ti offriamo la «mirra» della nostra obbedienza
alla tua Parola, della nostra sequela di Te, nostra Verità.
Ti offriamo l’«incenso» della nostra preghiera,
del nostro cuore innamorato di Te, nostra Vita.
Ti offriamo l’«oro» delle nostre azioni vissute
con la giusta attenzione e valutazione perché siano
sempre espressione della nostra appartenenza a Te, nostra Via. Amen”